1830-1861

L'8 novembre 1830 sale al trono Ferdinando II, autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno e di una serie di riforme burocratiche, grazie al reclutamento di ministri e pubblici amministratori capaci.

Il 18 ottobre viene posta la prima pietra del futuro teatro Piccinni, sorto sul progetto del cav. Antonio Nicolini. Il teatro verrà inaugurato quindici anni dopo.

Il 3 dicembre 1842 viene inaugurato il Cimitero Monumentale di Bari, progettato dal bitontino Michele Saponieri tra il 1840 e il 1842. La necessità di avere un cimitero lontano dal centro abitato nasceva da problematiche igienico-sanitarie e già nel 1813 Murat e nel 1817 re Ferdinando avevano emanato dei decreti con cui si imponeva la sepoltura fuori dalle mura. 

Nel 1845 l’Italia è nel vivo del Risorgimento e, di fatto, si prepara il 1848. Intellettuali del calibro di Massimo d’Azeglio, Carlo Cattaneo, Carlo Tenca, Vincenzo Gioberti, Daniele Manin sono attivi sia sul piano culturale con le loro riviste e i loro scritti, che su quello prettamente politico. Carlo Alberto di Savoia inizia a intravedere nei moti rivoluzionari l’opportunità per arrivare all’unificazione del Regno Sabaudo con il Lombardo-Veneto cacciando gli Austriaci e garantendo all’Italia il governo degli unici sovrani lettimi, cioè i Savoia e il Pontefice.

Viene istituita la prima Camera consultiva di commercio. Il 30 maggio viene consacrata la chiesa di San Ferdinando, edificata sul progetto dell’arch. Fausto Nicolini.

Il 13 maggio viene posta la prima pietra del porto, secondo il progetto dell’ing. Luigi Giordano. Il 4 ottobre viene inaugurato il teatro Piccini.

Viene concessa all’ingegnere barese Emanuele Melisurgo la privativa della costruzione e della gestione della Ferrovia delle Puglie, che dovrà collegare Napoli a Brindisi passando per Bari.

Il 30 maggio viene inaugurato il nuovo Istituto Nautico, voluto dalla Camera consultiva del commercio e dal Consiglio provinciale per preparare la gioventù alle attività commerciali e marittime, che avrebbero avuto un notevole slancio dopo la realizzazione del porto. Il 15 ottobre viene inaugurata la stazione del telegrafo elettrico. 

Ferdinando II, gravemente malato, viene in visita a Bari per premiare la devozione borbonica dei baresi. Morirà poco dopo il 22 maggio a Caserta.

Il 3 febbraio 1859 il Re aveva emanato i decreti di approvazione del Piano di espansione del Borgo. Esso prevedeva:

  • due piazze poste a occidente e oriente,
  • una strada estramurale, che, partendo dalla prima piazza, doveva toccare esternamente il quadrilatero murattiano,
  • il corso Ferdinandeo come asse principale cittadini nel quale dovevano trovare posto i principali palazzi pubblici (teatro, borsa, camera di commercio e tribunale),
  • il centro antico, con i suoi grandi palazzi, sede di grandi strutture di servizio come la sede della gendarmeria, delle carceri (dal 1834 il carcere maschile viene ospitato nel Castello, mentre quello femminile è a Santa Teresa), del Monte di Pietà, dell’Ospedale e delle attività commerciali collegate al Porto e alla Dogana.