Colucci

Modugno-Piazza del Sedile, immagine tratta da www.mondimedievali.net

 

DA NICOLANTONIO A FRANCESCO COLUCCI (1735-1964)

 

I Colucci sono una semplice e indigente famiglia di contadini di Modugno. Coloro che muoiono da anziani vengono spesso definiti mendici negli atti di morte, il che conferma le difficoltà economiche in cui versavano. Caratteristica tipica dei braccianti stagionali, che rimanevano senza salario o fonti di sussistenza una volta invecchiati e impossibilitati a lavorare. Inoltre nessuno dei Colucci vive in una casa di proprietà, almeno fino alla metà dell’Ottocento. Verso la fine dell’Ottocento per miseria i Colucci sono protagonisti di spiacevoli episodi di truffa e incarceramento, in seguito ai quali si crea una probabile frattura familiare che porterà la coppia Nicola Colucci e Stella Vessio a trasferirsi a Bari nei primissimi anni del Novecento. E la storia dei loro discendenti sarà all’insegna dell’onestà e del duro lavoro.

Modugno

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Giuseppe Colucci e Domenica Lojacono sono vissuti nel 1700 a Modugno. Possiamo ipotizzare che siano fratelli di Pietro Colucci e Angela Rosa Lojacono, coppia vissuta a Modugno nello stesso periodo, sia perché è piuttosto usuale che coppie di fratelli si sposino tra di loro, sia perché i loro figli spesso incrociano i loro destini.

Con i figli di Nicolantonio Colucci e Maria Pavia si costruisce la linea genealogica che questo sito segue, grazie a complicati intrecci matrimoniali. Nicolantonio, figlio di Giuseppe e Domenica Lojacono nasce a Modugno verso il 1735 e qui muore ottantenne nel 1815 nell’Ospizio Civile, mendico, già vedovo di Maria Pavia, la quale dovrebbe essere nata intorno al 1740-1745, figlia di Leonardo e Amata Zuccaro.

Nicola Colucci, figlio di Nicolantonio e Maria Pavia, nasce a Modugno nel 1782 circa, contadino, sposa tra la fine del 1817 e i primi del 1818 Caterina Macina, modugnese, nata nel 1787 circa da Nicola Francesco e Giacoma Lacalamita, contadini. Famiglia di braccianti agricoli, sopravvivono anche grazie al lavoro di filatrice di Caterina, e cambiano spesso casa, un’abitudine a Modugno, probabilmente legata anche al cambio di datore di lavoro.

Nicolantonio Colucci è uno dei figli più piccoli di Nicola Colucci e Caterina Macina, contadini di Modugno, che lo hanno avuto nel 1837 quando erano già in età avanzata, infatti Caterina ha più di 40 anni e Nicola più di 50 anni. Nel giugno 1862 all’età di 25 anni Nicolantonio, che è contadino come i suoi genitori e i suoi fratelli, sposa Carmela Mastrogiacomo, modugnese di 24 anni, rimasta orfana di madre a 5 anni e cresciuta nella famiglia che il papà Domenico, contadino, ha creato con la seconda moglie.

Nicola Colucci, figlio di Nicolantonio e Carmela Mastrogiacomo, contadino, nato a Modugno nel 1863, sposa nel gennaio del 1889 Stella Vessio, che ha 21 anni, contadina di Modugno, figlia di Amata Pantaleo e del fu Domenico, morto quando lei aveva solo 8 anni nel 1875. Tra lo sposo Nicola e la suocera Amata Pantaleo c’è una parentela, perché i loro nonni omonimi erano fratello (Nicola Colucci) e sorella (Amata Colucci) e quindi i loro padri (Nicolantonio Colucci e Rocco Pantaleo) erano cugini diretti.