Nel maggio 1797 Re Ferdinando viene in visita a Bari, la città viene ripulita, imbiancata e ben illuminata, statue e trofei abbelliscono l'ingresso in città e il palazzo del Sedile. Qui il ceto dei nobili dà una festa a cui il sovrano partecipa trattenendosi fino a tarda notte. Poi per ritirarsi nei suoi alloggi presso il monastero dei Celestini viene scortato dai negozianti che con torce accese illuminano la via del ritorno.

Non sempre gli antentati che ci ritroviamo sono quello che avremmo voluto. Il Corriere delle Puglie dedica enfatici articoli di cronaca alle malefatte della famiglia di Nicolantonio Colucci e Carmela Mastrogiacomo e di Angelo Guardavaccaro e Rosa Laforgia: piccoli furti, qualche imbroglio di troppo e violenza domestica sono probabilmente dovuti alla miseria e alla necessità di sopravvivere.

 

Destreggiarsi con le notizie non sempre coerenti degli atti civili è un gran divertimento e un vero lavoro di investigazione. Un esempio? L'atto di morte di Michele Bellomo nel 1814 a Manfredonia.