Nel dicembre 1816 i regni di Napoli e di Sicilia vengono unificati per legge e colui che era stato Ferdinando IV di Napoli e Ferdinando III di Sicilia diventa Ferdinando I delle Due Sicilie. Gli ultimi anni del suo regno sono caratterizzati da moti carbonari e antiborbonici, che culminano nell'estate del 1820 e verranno subito repressi molto duramente.

Alla città di Bari il re concede la costruzione del nuovo Borgo fuori dalle mura e finanzia istituzioni importanti come il Liceo Reale delle Puglie, la Reale Società Economia e acconsente alla creazione di un Tribunale di Commercio.

Ferdinando I muore il 4 gennaio del 1825 a Napoli.

Non sempre gli antentati che ci ritroviamo sono quello che avremmo voluto. Il Corriere delle Puglie dedica enfatici articoli di cronaca alle malefatte della famiglia di Nicolantonio Colucci e Carmela Mastrogiacomo e di Angelo Guardavaccaro e Rosa Laforgia: piccoli furti, qualche imbroglio di troppo e violenza domestica sono probabilmente dovuti alla miseria e alla necessità di sopravvivere.

 

Destreggiarsi con le notizie non sempre coerenti degli atti civili è un gran divertimento e un vero lavoro di investigazione. Un esempio? L'atto di morte di Michele Bellomo nel 1814 a Manfredonia.