Calzolai/Sarti

Appartenenti al terzo ordine sociale, secondo gli schemi della fine del 1700, insieme a orefici, muratori, pittori, falegnami, parrucchieri, bottai, carrettieri e beccai, si distinguono per intraprendenza e intelligenza, un livello di istruzione seppur minimo che li aiuta ad emergere e una posizione economica non disagiata. Spesso lavorano per i nobili e questo li fa guadagnare e apre loro le porte verso un'integrazione sociale che si compirà a metà Ottocento quando i nobili, ormai decaduti, e la borghesia danarosa, attiva, intraprendente e intelligente, formeranno il nuovo ceto dei galantuomini. Molti di loro saranno promotori del partito liberale e dei moti rivoluzionari antiborbonici nel corso dell'800. Alla fine del secolo trasformatisi per lo più in negozianti e commercianti, rappresentanti dell'alta borghesia, saranno tra i principali promotori della Camera di Commercio e delle Arti di Bari.