Stampa
Categoria principale: Famiglie
Categoria: Iacobone
Visite: 923

Nel 1864 Pasquale Iacobone, primogenito maschio di Domenico e Costanza Bufo, cantiniere di 26 anni, sposa Loreta Sorrenti, 21 anni. In questo momento storico Pasquale porta avanti l’attività commerciale e produttiva del padre, in quanto unico maschio in età adulta (il fratello Savino ha 12 anni, Francesco 4 anni).

Definito cantiniere, negoziante di vino e industriante negli atti pubblici di nascita dei suoi numerosi figli, è evidente che Pasquale è un imprenditore di successo, capace di seguire le orme del padre, imprenditore altrettanto avveduto, e di dare alla famiglia formata con Loreta una posizione socio-economica di tutto rilievo in città. Ben presto definiti possidenti, Pasquale e Loreta vivono dapprima in Vico Ammiraglio Caracciolo, corso San Sabino e via Pietro Conforti, cioè nel cuore storico di Canosa, non lontano dalla casa del patriarca Domenico in Vico Pietro Giannone; poi si spostano in via di Barletta probabilmente in una villa che meglio simboleggia la loro ascesa sociale. Ben inseriti in un entourage di alta borghesia commerciale di beni di lusso, industriali, politici e pubblici amministratori, notai ed ecclesiastici, avviano a questa carriera uno dei loro figli, Domenico (1878 – 1924), quel Don Mimì Iacobone, canonico del Capitolo della Cattedrale di San Sabino a Canosa, che nell’ottobre del 1914 fece da segretario del Servo di Dio Padre Losito nel disbrigo della sua corrispondenza, come ci informa il prezioso volume a cura di Michele Allegro e Mario Porro, “Antonio Maria Losito Redentorista - Devotissimo Servo in Gesù Cristo”, Grafiche Guglielmi, Andria 2012 (Epistolario, Volume I 1867-1909, pag. 378 e Volume II 1909-1917, pag. 860).

Purtroppo la vita della possidente Loreta Iacobone nata Sorrenti (come si legge sulla sua lapide nel cimitero di Canosa) viene stroncata troppo presto, come quella di sua madre, a pochi mesi dal compimento dei 50 anni nel maggio 1893, in un periodo già difficile per la famiglia che il 20 aprile ha perso il suo importante punto di riferimento, il capostipite Domenico. Pasquale resta solo con sette figli, la metà dei quali ancora piccoli. Solo la terzogenita Luigia (detta Luisa) è convolata a nozze nel 1891 a 20 anni con un nobile militare di Trani, Menotti Da Ponte, che presto la porterà lontano da Canosa, visto che il loro primo figlio nasce nel Nord Italia, per poi trasferirsi a Trani e infine unirsi al resto della famiglia a Bari, probabilmente quando Menotti muore.

Il 1893 riserva per Pasquale ancora un altro brutto colpo. A settembre muore il fratello minore Francesco, che lo affianca nelle attività di famiglia. Questo lutto e la scelta forse già compiuta dal fratello Savino, dismesso il suo ruolo politico, di trasferire la residenza e la sede legale delle sue attività commerciali a Bari (cosa che avverrà nel 1899), lo convincono ad allontanarsi da Canosa per avvicinarsi a Bari. Qui, l’industriante Pasquale Iacobone sposta le sue attività e soprattutto consolida il legame con gli Iacobone di Bari, in particolare con il giovane cugino Domenico, al quale ha dato in moglie la secondogenita Dorotea (1869-1929) poco dopo la morte della moglie Loreta, cioè nel giugno del 1893. L’unione civile viene celebrata nella casa di via di Barletta, e non in Comune, perché la 20enne Dorotea ha una caviglia slogata e non può indossare lo stivalino. Dopo le nozze i ragazzi si spostano a Bari.

Naturalmente il legame con Canosa non viene meno. Qui resta la primogenita, Maria Costanza (1867-1950). Nubile, viveva in una villa, e di lei hanno a lungo serbato il ricordo i figli di Dorotea e Domenico.

Nel 1902 Pasquale muore a Bari per un’occlusione intestinale nella casa di via Abate Gimma n. 93. L'anno dopo il figlio Domenico viene ordinato sacerdote ad Andria: né il padre, né la madre hanno potuto assistere a questa importante acclamazione, che invece ha segnato le famiglie dei suoi fratelli, i loro ricordi e la loro devozione.

Dei figli più piccoli di Pasquale e Loreta, che in quel nefasto 1893 avevano tra i 13 e 9 anni, si hanno notizie frammentarie. Nel dicembre 1925 tutti i fratelli si ritrovano insieme per la firma dell’atto di divisione dell’eredità del canonico Don Mimì (Atti del notaio Gaetano Maddalena di Canosa, Archivio Storico di Trani) e risulta che Antonio e Savino vivono a Canosa, mentre Luisa (probabilmente già vedova di Menotti Da Ponte) e Francesco a Bari. Quest’ultimo, il più piccolo dei fratelli nato nel 1884, nel 1915 ha sposato una ragazza di Minervino Murge, Maria Vincenza Sabatina, per poi risposarsi a Bari nel 1945 con Marcella Luisi e qui morire negli anni ’50. Savino, nato nel 1882, commesso viaggiatore, nel 1923 sposa a Bari Angela Cassano. Antonio (1880-1965) ha sposato la barese Nicoletta Maffia, figlia di un sarto, e ha gestito a Bari il famoso “Emporio Cucirini”.

Domenico e Dorotea Iacobone

  

© www.vitemairaccontate.it